In questo sito è presente un forum nel quale un diportista amante del mare e delle barche, con oltre 40 anni di esperienza nella pesca a bolentino di basso, medio e alto fondale, nella pesca con i palamiti di diversi tipi, sulla traina costiera e d’altura, ed altri tipi, nonché pescatore subacqueo, risponde alle tue domande per capire o spiegarti meglio ciò che trovi o non trovi nel forum.
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Bolentino di medio fondale
Generalmente per questo tipo di pesca si va a cercare le secche rocciose distanti da riva qualche miglio, in fondali di oltre i 25 mt, per pescare sia sulla parte alta che tutt’intorno alla roccia, in cui ci sarà sabbia e alghe. Altre zone interessanti per questo tipo di bolentino sono anche le cigliate importanti, con una differenza batimetrica di diversi metri e magari con rocce.
Pescare nelle vicinanze dei relitti è altrettanto interessante, per la diversità di specie che vi abitano, compresa la cernia. Sono delle zone in cui si trovano principalmente i saraghi, paraghi, tanute, pagelli o fragolini, qualche orata, le occhiate, gronghi e murene per non parlare degli sciarrani di 3-4 etti; senza escludere tutti quelli già menzionati nel bolentino costiero
La differenza però è che con questo tipo di pesca usiamo attrezzature, filo e armature diverse cioè, più grosse e resistenti perché avremo a che fare con prede di taglia.
Anche la canna sarà più robusta, può essere intorno ai 3-4 mt, col cimino adeguato al tipo di pesca. Questo tipo di canna è chiamato ad azione di punta, in cui la caratteristica principale è la sensibilità del cimino ch’è determinata dalle dimensioni. Oggi si trovano sul mercato canne col cimino intercambiabile per ogni tipo di pesca che si vuole praticare, senza avere a bordo una serie di canne ingombranti, per non parlare del capitale che richiede.
Il mulinello della canna che sia adeguato di peso e dimensioni con un buon rapporto di recupero e un’ottima frizione in grado di aiutarci nel portare in superficie le prede. La bobina è indifferente fissa o rotante, ma che abbia una capienza di almeno 200 mt di filo. Monteremo un filo da 040-060 per riempire il tamburo, mentre per la paratura useremo un filo da 030-040 al quale armeremo 2 o 3 ami robusti e di media grandezza, dritti a gambo lungo vanno benissimo. Il piombo sarà da 40-100, sempre a piramide o cono.
Questa pescata è stata fatta con lenze a mano, monofilo da 060, terminali da 040 e due ami della Mustad N° 15 a gambo lungo dritti a paletta in acciaio inox che uso normalmente per il palamito. Ero su una secca col cappello a 25 mt in un fondale di 42 mt, distante da terra 6 miglia circa nel Centro Sardegna Occidentale, Praticamente al largo del Golfo di Oristano.
Come esca ho usato calamaro, seppia, e polpo, solo esca bianca e mangiava con tutto.
Come si può vedere l`attrezzatura non era un granchè, ma il risultato è stato entusiasmante, oltre a queste prede ci sono stati dei bellissimi saraghi, un parago di circa 1,200 kg più altri, per un totale di circa 9 kg in due. Il mezzo usato è stato un Resinone di 5 mt con motore da 50 hp.
Oggi ha fatto giustamente comparsa il filo multibibre, più costoso, proveniente dal settore velico il quale a parità di resistenza un diametro molto minore. Consente di avere nello stesso mulinello un maggiore quantitativo di filo rispetto al monoflilo o il dacron inoltre, avendo un diametro minore avrà meno resistenza nella corrente facendoci guadagnare tempo sia nella calata sia nel recupero.
Rispetto ai precedenti ha una rigidità maggiore che ci permette di avvertire le toccate anche a profondità di tutto rispetto, cosa alquanto difficile col monofilo.
Le esche
Quando si decide di fare una battuta di pesca a bolentino, si preparano diversi tipi di esche perché, specialmente nelle prime calate si prova ad alternarle in modo da trovare la più adatta per la giornata, anzi non è detto che un tipo funzioni per lungo tempo, quindi dobbiamo avere una varietà da poter cambiare quando i pesci non si mostrano più interessati a quella che stiamo utilizzando.
Nel bolentino di media profondità si possono usare esche bianche, cioè seppie, calamari o totani e polpo tagliati a striscie, per passarle negli ami un paio di volte ed essere più resistenti all’attacco di piccoli pesci.
Il cannolicchio credo sia l’esca con cui i pagelli, le orate e i saraghi fanno festa, e noi insieme a loro. Vanno altrettanto bene anche le patelle, i murici e le cozze che in questo caso si possono escare meglio perché abbiamo gli ami più grossi.
Il guadino
Per il bolentino di media profondità è necessario anche quest’altro attrezzo, appunto il guadino, meglio con grande apertura, perché a volte si fanno incontri importanti e non conviene rischiare di perdere la preda per non averlo.
Continua………….
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