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Ringiovanire la coperta della barca dai puntini neri di muffa e lucidatura finale.
La coperta della barca è la parte più esposta alle intemperie, perciò dobbiamo dedicare più tempo e cura al suo mantenimento.
Succede che dopo una stagione invernale, trascorsa senza prestarle attenzione, è facile trovare la coperta della nostra barca piena di puntini neri.
Questi non son’altro che muffe cresciute all’interno dei pori del Gelcoat ormai invecchiato.
E’ normale trovare queste muffe sulla coperta di una barca datata, a causa del consumo del primo strato lucido del gelcoat avvenuto nel tempo.
Per eliminare questi antiestetici puntini scuri, ci sono diversi modi d`intervenire:
il primo fra tutti è quello di procurarsi un buon detergente, in commercio ormai ve ne sono diversi tipi molto efficaci; io ho scoperto "Ferrottone" yacht line della "B.R.A.V.A. Srl" brava.it, é ottimo, va spruzzato su tutta la coperta e farlo agire per circa 10-15 minuti. Lavare molto bene con l`idropulitrice (meglio s`è a caldo, ma non è indispensabile), e verificare cos`è rimasto della muffa. Se non è molto vecchia, (la muffa), basterà questo intervento, diversamente, dovremo continuare la nostra pulizia.
Se la muffa è presente anche sulla parte dell’antisdrucciolo, l’unico modo d’intervenire su questa parte è quello sopra descritto, se lo sporco persiste dopo la prima operazione, dobbiamo ripeterla.
Mentre nella parte liscia della coperta, interveniamo con la seconda operazione.
Ora dobbiamo organizzare il nostro lavoro, basandoci sulla lisciatura ad acqua delle parti da ripulire.
Incominciamo con una carta di grana 400, ripassando una seconda volta con quella da 600, e per finire usiamo la grana 800, o addirittura 1000.
Sarà un lavoro piuttosto faticoso, ma con risultati eccellenti.
Dopo la prima mano di lisciatura con la carta di grana 400, così come per tutte le altre, laviamo con acqua corrente tutta la coperta e la facciamo asciugare, dopodiché, controlliamo se vi sono rimaste chiazze di muffa. In tal caso, non abbiamo operato bene, oppure la muffa era più profonda. Dobbiamo ripetere l’operazione con la carta di grana 400 fino a eliminare completamente i puntini neri. Questo servirà anche per eliminare tutti quei graffi che la nostra coperta avrà subìto con gli anni.
I passaggi successivi, sostanzialmente servono a eliminare i graffi causati dalla carta precedente.
Quando avremo eliminato tutti questi graffi, ci troveremo davanti a una coperta completamente liscia e senza muffa, ma visibilmente opaca.
Ora è arrivato il momento finale del nostro lavoro, non per questo meno faticoso:
La lucidatura del gelcoat.
Per fare un ottimo lavoro, dobbiamo procurarci una lucidatrice e della comune pasta abrasiva per la carrozzeria delle auto. Vi sono due tipi di pasta abrasiva: una a grana fine e l’altra più grossa, sarete voi a scegliere quella più adatta in base al lavoro fatto in precedenza. Se è stato eseguito bene, basterà quella a grana fine; diversamente, userete la seconda.
Nel caso in cui non troviamo una lucidatrice professionale, andrà bene una levigatrice orbitale con il tampone specifico al caso. L’ultimo sforzo con la lucidatura fino a ottenere la brillantezza che desideriamo, che sarà come quella della sua nascita.
Nelle parti in cui non è possibile usare attrezzi, più faticosamente dobbiamo farlo a mano usando del cotone, usando prima un battuffolo per distribuire la pasta, levigando per bene fino a consumarla. sucessivamente con altro cotone per lucidare, togliendo completamente la pasta distribuita.
Finita la lucidatura, passiamo al lavaggio finale di tutto il ponte. Una volta asciugato e verificato che sia come vogliamo noi, se desideriamo che rimanga in queste condizioni più a lungo possibile, rimane da passargli una crema o cera protettiva per riempire i pori ed evitare che rifiorisca la muffa.
Se avremo la costanza di lavare la coperta almeno 2 volte l’anno con l’idropulitrice e passarle la protezione, non darà più segni d’invecchiamento, ma avremo così, il ponte della nostra barca sempre pulito e lucido.
Buon lavoro.
Nella prossima esamineremo il ponte in teak.
The Dreamer
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