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Manutezione della coperta e del ponte in teak della barca a vela
La maggior parte delle barche sul mercato oggi, sono costruite interamente in vetroresina. L`antisdrucciolo della coperta più o meno efficiente, qualche finitura in legno, comunque tutto sommato belle. Alcune con il ponte in Teak, che tratteremo più avanti specificatamente. Ci occuperemo per il momento delle prime.
La manutenzione della coperta di queste barche è molto semplice. Almeno due o tre volte l`anno dobbiamo lavarla completamete in modo radicale. Questo perchè nell`antisdrucciolo si deposita uno strato di polvere trasportata dal vento e dalla pioggia, appiccicandosi a tal punto, che nella normale pulizia con la pompa dell`acqua non riusciamo a rimuorverla, quindi siamo costretti ad intervenire in modo più incisivo. Per eseguire questa operazione è necessario sgombrare la coperta dalle scotte, drizze e quant`altro, chiudere i baccaporti compreso il tambuccio, passare in rassegna tutta la coperta e una volta verificata la situazione decidere come intervenire.
Se vi sono delle macchie di ruggine sul gel coat, intorno a viti e bulloni, ma non solo, potreste anche trovarvi la coperta piena di puntini di ruggine, formate da piccole particelle di materiale ferroso trasportate dal vento, prima di proseguire dobbiamo eliminarle. Per fare questo ci procuriamo un flaconcino di "Antiruggine per tessuti" che troviamo in tutte le ferramenta o anche nei supermercati e una normale siringa. Vi consiglio di usare la siringa perchè è più facile intervenire sulle piccole macchie. Aspiriamo il prodotto, e ne versiamo qualche goccia sulla macchia, aspettiamo alcuni minuti fino a quando la vedremo scomparire come per miracolo. A volte dobbiamo ripetere l`operazione. Il prodotto è tossico, meglio usare dei guanti. A questo punto non rimane che lavare la parte trattata con acqua e il gioco e fatto.
E` arrivato il momento della pulizia totale. Procuriamo uno spruzzino a pompetta da due litri, di quelli per giardinaggio, lo riempiamo di detergente ad alto potere sgrassante ed ecologico, spruzziamo su tutta la coperta e aspettiamo una decina di minuti, poi con la lancia dell`idropulitrice laviamo bene, soffermandoci nei punti più ostinati.
Sulla vetroresina possiamo avvicinare l`ugello, senza problemi, affinchè si pulisca bene l`antisdrucciolo, poichè è la parte in cui si deposita di più lo sporco, ma sugli oblò o altri punti del genere dovete tenere la torcia più distante, perchè la pressione potrebbe formare delle vie d`acqua. La cosa migliore sarebbe usare il pulivapor ad acqua calda; fa un lavoro eccezionale, ma c`è l`hanno solo i cantieri (e non sempre), quindi dovremmo farlo fare a loro, oppure ci dobbiamo accontentare di quelle da supermercato ad acqua fredda.
The Dreamer
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