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Scheda Crociera
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Questa è la mia crociera, Maiorca.
Crociera a Maiorca
 
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Giugno 2004.
 
Sono passati già sei giorni da quando siamo partiti da Oristano alla volta della Baleari, con mia moglie Antonella, Pilli, Remo e Diego, sulla mia barca, Alimathaa, uno Stefini 36 Atlantic.
 
La prima tappa è sempre al porto della bellissima cittadina di Mahon, nell`isola di Minorca.
Siamo ormai affezionati a questa città, che l`abbiamo inserita come prima tappa, per rifocillarci dalle oltre trentacinque ore di navigazione che separano le due terre; ma anche per caricare acqua e carburante.
 
Questa, è una crociera in "flottiglia", (si fa per dire), perchè ognuno parte all`ora che desidera e a volte anche in giorni diversi, ma ci ritroviamo tutti ad un appuntamento molto importante, nel porto di Ciutadella de Menorca, in occasione dei due giorni dell`indimenticabile festa di San Joan chiamata "Sortilla".
 
Fu nel 2001, che una nostra amica, Doriana, velista-armatrice, nonchè allora presidente delle Marine Oristanesi, organizzò la prima crociera in flottiglia a Minorca, nella quale appunto è situata Ciutadella, gemmellata con la città di Oristano.
 
Da allora, tutti gli anni si organizza questa corociera in flottiglia.
 
Dal 2008, con la nascita dell`associaziione dei diportisti "Il Gabbiano" di Oristano, ha messo nel suo calendario di eventi annuale anche questa crociera, anche perchè, il presidente dell`associazione da tanti anni si reca a questa festa con la sua barca.
 
 
Alle 12,00 del 25/06, lasciamo il porto di Citadella de Menorca in direzione della Baia De Pollensa, a Nord di Maiorca, distante circa 35 miglia.
 
Davanti a noi naviga Marco e il suo equipaggio, con un Beneteau First 42.7, aime` decisamente più veloce.
 
 
 
La giornata è splendida, il mare poco mosso con una leggera brezza da NW che accarezza appena le vele, costringendoci a tenere il motore acceso per un po`, Ma qualche ora dopo, la barca comincia a dar segno di vita, aumentando la sua corsa verso la meta, ma anche la distanza dal First 42.7.
 
 
Nel pomeriggio verso 17,15. entriamo nella baia di Cala Murta, nella quale, oltre al Beneteau ci sono altre due barche, tutte vicine.
 
Caliamo l`ancora tra il First e la parete rocciosa, ma costretti a mettere anche una cima legata da poppa a terra, per evitare, durante la notte, con la termica, di finire addosso all`altra barca, o alla parete rocciosa, per mancanza di spazio.
 
E` una cala lunga e stretta, con una spiaggetta che unisce le due pareti, ben ridossata, adatta a trascorrere la notte, ma con delle precauzioni, appunto, come abbiamo fatto noi.
 
Mentre Diego si organizza il palamito di un centinaio di ami, per essere calato prima di far buio, Remo mi accompagna a fare pesca subacquea, e trovare un buon punto per calare il palamito.
 
In poco più di un`ora e mezza, porto a pagliolo tre cerniotte e un sarago per un totale di circa 6 kg, più un ventina di attinie su ricchiesta di Marco per una sua specialità.
 
 
Naturalmente, la sera mangiamo insieme all`altro equippaggio su Alimathaa.
E` bello ritrovarsi così, lontano dalle solite mete di fine settimana, e mangiare insieme i pesci appena pescati.
 
La mattina all`alba, io e Diego salpiamo il palamito con dieci saraghi di abbondante porzione.
 
Si sono fatte le 10,15, e salpiamo per seguire i nostri compagni che sono partiti un pò prima di noi.
Qualche miglio di navigazione e ci troviamo a doppiare Capo Formentor, la punta dell`estremo Nord di Maiorca, per fare il periplo dell`isola in senso antiorario.
 
Siamo in un periodo in cui le giornate sono tipicamente estive, e la mattina il vento si fa desiderare, delegando il compito al motore. In compenso, possiamo navigare vicini a terra ed ammirare le alte scogliere a strapiombo che riflettendo danno all`acqua un senso di immensa profondità.
 
 
Poco più di una ventina di miglia più a Ovest, troviamo i nostri amici ancorati in una fantastica insenatura, Cala Colobra, con una bellissima spiaggia in cui s`intravede alle spalle un laghetto.
 
Sulla parete rocciosa, una scaletta di cemento, parte dall`acqua e porta verso l`alto, ad una terrazza; da questa, tunnel scavato sulla roccia, attraversa la parete consentendo il passaggio verso il laghetto e alla spiaggia.
 
Anche Cala Colobra è ben protetta, molto adatta per trascorrere la notte in sicurezza, ma noi dobbiamo ripartire e procedere ancora verso Ovest alla volta della baia di Port de Soller, distante circa 15 miglia.
 
 
 
 
 
 
E` una baia con l`entrata non tanto grande, individuabile da un faro posto sulla scogliera sinistra, proprio sull`entrata. All`interno però è immensamente grande, circondata da una spiaggia, lungo la quale è disposta la cittadina. Sulla sinistra ci sono dei moli per navi militari, mentre in fondo, sempre sulla sinistra, c`è il porticciolo turistico.
 
Nella baia di Port de Soller, si può calare l`ancora ovunque senza problemi, ed è completamente riparata da tutti i venti. Il fondo è sabbioso con acqua cristallina; ci sono più barche all`ancora che nel porto.
Sul lungo mare, corre una strada con tanti negozi dove trovare tutto ciò che occorre. Si può fare un giro turistico nella cittadina, con un trenino che passa proprio davanti alla spiaggia.
 
La mattina intorno alle 10,15 riprendiamo il nostro viaggio a SW verso Palma.  Marco e il suo equipaggio è sempre davanti a noi di qualche miglio.
Questo tratto di costa è impervia, molto alta, di tanto in tanto appare qualche aglomerato di case in mezzo alla campagna terrazzata, piena di vegetazione, con alberi alti e boschi di Pino.
Verso le 13,30, qundo siamo nel bel mezzo di una spaghettata alla bottarga, comincia ad arrivare la brezza, consentendoci di issiamo tutte le vele, mentre attraversiamo lo stretto dell`isola di Dragonera, nel quale si forma sempre un pò di corrente che in questo caso a noi contraria, come pure il vento.
Più avanti, poco meno di una ventina di miglia, ritroviamo il First all`ancora davanti all`isola di Pantaleu, poco più di uno scoglio, nel quale caliamo l`ancora vicini a loro e rinfrscarci con un bel bagno nell`acqua cristallina.
 
 
Continua......
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