Louis Vuitton Trophy
Team Azzurra, con Tommaso Chieffi alla tattica e Francesco Bruni al timone, conquista l’ingresso in semifinale nella prima tappa del Louis Vuitton Trophy a Nizza. La barca italiana (si fa per dire, perché come ho spiegato in precedenti post, le barche sono 4, messe a disposizione dall’organizzazione ed estratte a sorte per ogni regata) si trova attualmente in terza posizione, con 7 vittorie e 4 sconfitte. In testa al plotone dei quattro semifinalisti c’è Emirates- New Zealand (9 punti), seguito dagli inglesi di TeamOrigin (8 punti).
E dietro ad Azzurra, a sorpresa entrati in semifinale anche loro, ci sono i russi di Synergy (6 punti). Dico a sorpresa, perché il team russo partecipa per la prima volta a regate su barche di Coppa America e sta dimostrando ottime capacità. Molto merito va al timoniere polacco Karol Jablonski.
Per la verità i ragazzzi di Azzurra avevano concluso tre giorni fa il primo round robin (girone eliminatorio) in posizione ancora migliore: erano secondi a pari merito di punti con Emirates New Zealand (6 punti). Ma i neozelandesi rimanevano in testa alla classifica perché avevano vinto il confronto diretto con Azzurra. Poi, la giornata di sabato non è stata buona e gli italiani hanno perso due incontri di seguito.
Venerdi scorso ero a bordo della Signora del Vento, un grande veliero tre alberi noleggiato dallo Yacht Club Costa Smeralda come barca appoggio e ospiti di Azzurra ed ho assistito da vicino a regate particolarmente importanti. Perché Emirates New Zealand ha perso per la prima volta una regata contro gli inglesi di TeamOrigin; e poi Azzurra ha battuto TeamOrigin in una gara tatticamente combattuta. A quel punto il risultato era ottimo per il team di Chieffi e Bruni: pari punti con i neozelandesi. Quando l’equipaggio è arrivato sulla Signora del Vento per festeggiare, tutti erano raggianti. “All’inizio se mi avessero detto che il risultato poteva essere questo ci avrei messo la firma, e anche molto di più”, ha detto Chieffi. Aggiungendo l’avvertimento di pragmatica: “però siamo solo all’inizio”. Raggiante anche Riccardo Bonadeo, commodoro dello dello Yacht Club Costa Smeralda e regatante di vecchia data con i suoi Rrose Sélavy, che ha il ruolo di capo spedizione e spiega che Azzurra vuole diventare un tem stabile per partecipare ai prossimi incontri del Vuitton Tropy e anche alla Coppa America se verrà fatta su monoscafi.
Nella mattinata di oggi (lunedi) il team italiano ha battuto gli americani di Bmw-Oracle (per ora assai deludenti) ed è invece stato battuto dai combattivi russi di Synergy: nell’ultimo bordo di poppa, quando Azzurra aveva rimontato e stava per superare la barca di Jablonsky, gli si è rotto il gennaker. Sfortuna o manovra sbagliata ? Non lo so. Fatto sta che Synergy è arrivata davanti.
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