La velista-ragazzina Olandese Laura Dekker scomparsa diversi giorni fa, è stata ritrovata dalla polizia alle Antille Olandesi.
Voleva diventare la più giovane navigatrice transoceanica solitaria della Storia. Prima che il Tribunale per i minorenni di Utrecht le impedisse di partire per la sua impresa, poiché sarebbe venuta meno agli obblighi scolastici. Laura Dekker, 14enne olandese (con doppia cittadinanza perché nata su uno yacht olandese ormeggiato in Nuova Zelanda) è scappata di casa e da venerdì scorso se ne erano perse le tracce. Solo domenica, è stata ritrovata sull’isola di St Martin, nelle Antille Olandesi.
Secondo quanto riportano i media locali, la giovane voleva partire ugualmente per la sua traversata. Era questa l’ipotesi fatta dalla polizia, anche perché c’è stato un prelievo di 3500 euro fatto dal conto in banca della ragazza. Ma la sua barca, “Guppy”, è rimasta ormeggiata alla banchina. Dopo una ricerca internazionale, la giovanissima skipper è stata rintracciata.
I servizi sociali erano stati allertati dalle autorità locali del comune dove risiede la giovane, dopo che il padre di Laura aveva chiesto di poterla ritirare dalla scuola per il tempo necessario alla traversata. Il progetto della ragazza era già ricco di sponsorizzazioni e di contratti per lo sfruttamento dell’immagine. Così i servizi sociali avevano deciso di togliere la tutela della ragazza ai genitori fino a luglio, affiancandole anche uno psicologo per stabilire se la ragazza sia in grado di affrontare un viaggio da sola in barca a vela della durata di due anni.
La famiglia ha dichiarato di essere stata colta di sorpresa dalla scomparsa dalla giovane, che dal divorzio dei genitori nel 2002 vive con il padre nel villaggio di Maurik nel centro dell’Olanda, mentre la madre, e la sorella, vivono nel nord del paese. I genitori di Laura, anche loro consumati velisti, sono separati. La madre, Babs Muller, si era pronunciata contro il progetto del giro del mondo, ritenendolo troppo pericoloso per la figlia.
Notizie da "Blizcuotidiano.it"
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