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DETTAGLIO NEWS
 
30/04/2010 00:03:34 - Basta poco per sognare
 
Dopo mille disavventure, 6 mesi vissuti a terra, e Zukabamba sbatacchiata di quà e di la per la laguna veneta, ieri pomeriggio con laura ci siamo finalmente imbarcati su Zukabamba per portarla a Portegrandi presso gli storici cantieri navali Francesco Crosera, dove la aspetta una revisione completa del motore, che aveva bisogno di un po di manutenzioni.

Ma perchè limitarci ad un semplice trasferimento, e non regalarci una notte a bordo? Così è stato infatti, e, saliti a bordo alle 18.00, siamo partiti dall'Isola della Giudecca (venezia), con la decisione di fermarci per la notte dove capita. Così, percorso il canale della Giudecca, siamo passati nuovamente davanti a Piazza San Marco, ai giardini, al quartiere di Castello, ci siamo lasciati a sinistra il Marina di S.Elena, e a dritta il marina della Certosa, abbiamo imboccato il Canale delle navi, e siamo arrivati a Murano, lasciandocela a sinistra, e imboccando il canale Murano/Burano, dove abbiamo assistito a uno splendido tramonto sulla laguna.


Il canale Della Giudecca dall'ormeggio di Zukabamba


al mondo c'è chi può e chi non può... io può!
Laura ma quanto te la tiri??


Sempre il Canale della Giudecca, verso Est: A sinistra l'imboccatura del Canal Grande, mentre di fronte, leggermente a dritta, l'Isola di San Giorgio
con la sua chiesa in primo piano, e, alle spalle, il campanile di San Marco.
A sinistra dell'isola si intravede l'ingresso del marina del Diporto Velico Veneziano.


Piazza San Marco, con il campanile e Palazzo Ducale


Il Bacino di San Marco


una navetta d'epoca ormeggiata presso i Giardini pubblici


Qualche foto mentre doppiamo Venezia...


Lato Nord di Venezia e tramonto sull'Isola di San Michele

Il vento assente, e l'assenza totale di imbarcazioni a parte qualche raro vaporetto, creavano un'atmosfera surreale assieme all'acqua piatta che rifletteva paesaggi luci e colori come uno specchio, appena increspata dalla nostra scia. Accendiamo le luci di navigazione, e imbocchiamo lo stretto passaggio del canale di Mazzorbo, dove vorremmo ormeggiare, ma i fondali lungo le fondamenta si rivelano troppo bassi.
Così proseguiamo fino a Torcello, dove arriviamo con gli ultimi bagliori del crepuscolo, e una luna piena rossa come il corallo e grandissima. ormeggiamo poco oltre la fermata dei vaporetti, dove c'è un centinaio di metri di banchina libera.
Spegnamo il motore, e l'unico rumore, o meglio, suono, che sentiamo è il canto degli uccelli, assieme al profumo dei sambuchi in fiore, della salsedine e delle erbe palustri. Ora sappiamo perchè la chiamano "L'isola dei silenzi".


Murano al tramonto


Il canale Murano/Burano al crepuscolo


Mazzorbo; l' effetto mosso dovuto al movimento della barca ha dato
l'impressione di un acquarello... Noi volevamo ormeggiare su quella fondamenta


L'arrivo a Torcello (A sinistra si scorge il campanile romanico)

Mentre sistemo l'ormeggio, Laura organizza la cena con quello che c'è a bordo... un poco di pasta, una scatoletta di tonno, olio, vernaccia, aglio e prezzemolo... insomma, una pasta al tonno coi controfiocchi, e si sprigiona fin sul molo un profumino che assieme alla pace del posto mi fa immediatamente passare le preoccupazioni per zukabamba (l'assillo dei problemi al motore mi tormentava) e la stanchezza. Ceniamo, e ci sediamo in pozzetto per goderci la serata, disturbati di tanto in tanto solo dal vaporetto che collega l'isola (la più sperduta isola abitata della laguna), con burano, poi burano con murano, e infine murano con venezia... Spesso sono vuoti, e non si fermano neanche, se non per far scendere uno o due residenti.
Andiamo a nanna appena alle 22, contenti di poter nuovamente dormire nella nostra cabina.


Le luci della laguna viste dal nostro ormeggio a Torcello. Peccato
non si possa caricare anche il profumo della pasta di Laura...


Nel frattempo sorge la luna su Burano

Dormo come un sasso, finchè non vengo svegliato dal cambio di marea, che fa lavorare divesamente le cime. Ho sete, mi alzo... ma che ora è? c'è tanta luce, saranno le 5...
Invece no! sono solo le 2 di mattina, ma non ho più sonno e mi sento perfettamente riposato. mi rivesto, e salgo sul ponte. La luce in realtà è quella della luna, proprio sopra di noi, che illumina a giorno la laguna dandole toni dal grigio all'azzurro, con le sagome nere delle case di torcello e burano, e all'orizzonte le luci di venezia e dell'aeroporto. Non fa freddo, c'è una bell'aria carica di salsedine e non ho voglia di tornare a letto, così scendo a terra, faccio due passi sul molo per guardare Zukabamba immobile nel suo ormeggio e sembra che tutta la scena sia sospesa nel tempo.
Torno a bordo, Laura dorme e non si è accorta di nulla, torno a letto anch'io e riprendo sonno finchè non suona la sveglia alle 06.30.


Alle 2 di mattina...

Mi alzo, e torno sul ponte, a parte qualche barchino di pensionati che vanno a pesca, l'isola è ancora immersa nel silenzio. Metto su il caffè, e torno in pozzetto. La marea cala e fra poco bisogna ripartire. Nel frattempo si sveglia anche laura. Facciamo colazione, e alle 07.00 molliamo gli ormeggi per proseguire il trasferimento di zukabamba... Ma è un vero trasferimento ormai? non credo.
Iniziamo a risalire il Silone per poche centinaia di metri, ma la marea e troppo bassa, appena 120 cm di profondità contro i nostri 135 di pescaggio, e siamo costretti a ritornare indietro e ad aspettare finchè non si rialza la marea.
Così faccio rotta su Burano, e ormeggiamo al molo dei pescatori che vedendoci arrivare a quell'ora rimangono un po spiazzati e ci guardano come alieni. salutiamo e chiediamo il permesso di stare li per qualche ora finchè non sale la marea spiegando la situazione, ma nessuno ha niente da ridire.
Chiamo Rosalma Crosera per avvisare che siamo bloccati dalla marea, e non arriveremo in cantiere prima delle 12.00.
Il sole basso delle 8.00 mette in risalto i colori delle case, e le prime donne che cominciano ad andare a fare la spesa e ad occuparsi delle faccende domestiche. Laura è tornata a letto, e io sto in pozzetto a controllare la marea, e intanto osservo il borgo che si anima mentre ricomincia la vita di tutti i giorni. Pescatori, merci, ed un occhio all'ecoscandaglio: 140 cm... il vicino squero Amadi dove stanno rifacendo la chiodatura al fasciame di un bragozzetto ( toc...toc...toc...)...ed un occhio all'ecoscandaglio: 150 cm... la flora e fauna marina sulle fondamenta e sui pali delle briccole ed un occhio all'ecoscandaglio: 160 cm...
Ancora pescatori, una donna che stende il bucato in terrazzo, i primi turisti... le 10.00 e 160 cm...
Laura si sveglia di nuovo, chiudiamo la barca, prima delle 11 non si parla di salpare, e scendiamo a terra per fare colazione e qualche foto.
Burano è un piccolo borgo di pescatori, le case sono coloratissime per tradizione, e avranno almeno 500 anni. Alle finestre (piccole e con le persiane di legno)ci sono ancora le tendine bianche coi merletti, e alle porte le tendine di plastica colorata o di perline.
Se togliamo i negozi di souvenirs sembra di fare un salto di 50 anni nel passato.
Ma il tempo corre, e dobbiamo salpare, la marea è quasi al culmine, e il fondale all'ormeggio è passato da 140 cm a 180 cm. Anche il sasso bianco sulla scalinata delle fondamenta ormai è sott'acqua. Mettiamo in moto e ripartiamo un po a malincuore dopo aver ringraziato i pescatori che intanto stanno insacchettando le "cappe" ossia le vongole della laguna appena pescate, destinate poi alle pescherie dei dintorni.


una panoramica dall'ormeggio del molo dei pescatori di Burano


Una delle tipiche casette, con il terrazzino in legno sul tetto


Il centro

Ripartiamo verso Portegrandi, e incrociamo le prime house boats cariche di turisti francesi. Le secche ora sono quasi tutte coperte dall'acqua, e riusciamo a superare il punto critico, dove un grosso banco di fango ci ha costretti a tornare indietro poche ore prima, aumento la velocità a 5 nodi, e continuiamo la risalita del Silone.
Alle 12.00 in punto siamo ormai ai Cantieri Crosera, dove siamo attesi da Francesco e Rosalma, che si prenderanno cura di Zukabamba per i prossimi giorni.


Sul Silone

Ecco la mappa del percorso e degli approdi:
 

Visualizza da venezia a portegrandi in una mappa di dimensioni maggiori
 
Inviata da zikabamba
 
 



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