10/05/2010 00:33:22 - Erbe officinali da tenere a bordo
- L'ALOE: Ne abbiamo diverse piante a terra, sia in Veneto che in Sardegna; ormai è diventata molto di moda, ed è ben nota in Italia. Noi la utilizziamo sopratutto per le scottature solari o per le ustioni, ma anche come cicatrizzante per piccole ferite. Di solito imbarchiamo due o tre foglie, che conserviamo in frigo avvolte in pellicola trasparente. come utilizzarla: si taglia una fetta delle dimensioni della ferita, e si applica sopra, facendo entrare a contatto il siero della pianta con la pelle danneggiata. Tende a bruciare parecchio, è normale, ma i benefici sono rapidissimi.
- L'ERISIMO: si compra secco in erboristeria, ha proprietà emollienti e antinfiammatorie ed è ottimo in casi di laringite e faringite, oltre che per il mal di gola, specie se unito al miele. come utilizzarlo: DOSAGGIO: 7 grammi per 1/4 di litro d'acqua. PREPARAZIONE: portare ad ebollizione l'acqua in un pentolino, spegnere il fuoco, e mettere in infusione l'erisimo per 15 minuti. Versare in una tazza, e addolcire con un cucchiaino da caffè di miele. Si assume TUTTO ancora caldo facendo dei brevi gargarismi e risciacqui. Io di solito metà lo bevo e metà ci faccio i gargarismi.
- IL FIORE DI SAMBUCO: Si raccoglie nel mese di maggio, e può essere fatto essicare tenendolo appeso a testa in giù al buio. Ha ottime proprietà oftalmiche ( ossia cura gli occhi) sopratutto in caso di orzaioli e congiuntiviti: come utilizzarlo: portare un quarto di litro d'acqua ad ebollizione, spegnere il fuoco, e mettere circa due o tre infiorescenze (se fresche, mentre se sono secche si può arrivare anche a 5 6) in infusione per circa 8-10 minuti. Imbeviamo nell'infuso un batuffolo di cotone, o meglio ancora con dei dischetti per struccarsi, e applichiamo l'impacco sugli occhi ancora caldo (non bollente ovviamente), cambiandolo di tanto in tanto. Vedere per credere!
- IL CANARINO: è un infuso di acqua e buccia di limone, utile in caso di mal di stomaco. Si prende la buccia di un limone, si mette nell'equivalente di una tazza d'acqua fredda, e si porta ad ebollizione. Si beve caldo possibilmente non zuccherato.
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