Il Tamarindo (Tamarindus indica L.)è una pianta originaria dell'India appartiene alla Famiglia delle Papilionaceae. Questo gruppo botanico comprende specie tipiche delle zone tropicali, con fusti poco sviluppati, mentre i rami raggiungono anche i 25 metri di altezza. L'albero può diventare alto fino a 30 metri, con un diametro alla base che raggiunge gli 80 cm e presenta una chioma folta. Le foglioline, lunghe circa 2 cm, sono opposte, in numero di 10-12 paia, tipo foglia di felce, di colore verde-chiaro. I fiori hanno un profumo gradevole, e sono di colore giallo paglierino variegato. Il frutto è un legume di forma ricurva che ricorda vagamente una carruba (solo che non è schiacciato). Viene impiegata la polpa del frutto, che si può mangiare così com'è, oppure opportunamente purificata mediante dissoluzione in acqua bollente, viene quindi setacciata e il liquido ottenuto si concentra a bagnomaria o posta ad essiccare al sole; contiene saccarosio, acido tartarico, acido citrico, acido malico, tartrato di potassio, sostanze gommose e resinose, amido, ecc. La polpa di tamarindo può essere utilizzata per uso medico e per la preparazione di bevande e sciroppi (o come frutta essiccata). I frutti hanno proprietà purgative, rinfrescanti e si usano nelle febbri gastriche infiammatorie, nell'itterizia, nella dissenteria, mentre le foglie sono utilizzate in Asia per contrastare le febbri malariche. Il tamarindo è anche uno degli ingredienti principali della cucina thailandese, ed è l'ingrediente base della salsa Worchestershire. Dopo averlo acquistato ed assaggiato un mesetto fa, ho provato a piantare una decina di semi in terriccio universale (nel vaso delle zinnie di Laura ), e hanno germogliato tutti.
Ecco le foto delle mie piantine (sembrano fili d'erba, ma sotto ho controllato e son proprio i semi germogliati):
Inviata da zukabamba
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di The Dreamer