Squalo assassino, uccisa una turista Paura sulle spiagge di Sharm el Sheik
Balneazine vietata. Gli operatori ora temono disdette per il Natale
IL CAIRO Lo squalo killer è tornato a colpire nelle acque tiepide e cristalline di Sharm el Sheik. E ora è allarme rosso. L'attacco è avvenuto questa mattina nello specchio di mare davanti al lussuoso Hyatt Regency contro una turista tedesca di 70 anni che, con maschera e pinne, stava facendo snorkeling per ammirare le meraviglie della barriera corallina.
Lo squalo ha attaccato da destra, azzannandole un braccio e una coscia, e la donna è morta per le gravi ferite. Quello di oggi è il terzo attacco a Sharm El Sheik in pochi giorni. Fra martedì e mercoledì mattina della scorsa settimana tre turisti russi, fra i quali due donne, sono stati attaccati in acqua davanti ai loro alberghi in due diversi incidenti, riportando gravi ferite e l'amputazione di arti. Un altro turista ucraino si è ferito contro la barriera corallina, nel tentativo di fuggire. Per il momento, però, dicono fonti locali, non si registra un fuggi fuggi dalla notissima località balneare, meta di migliaia di turisti italiani ogni settimana, soprattutto in questo periodo di altissima stagione.
Lo confermano anche al Hyatt Regency, dove alloggiava la sfortunata turista tedesca. «Sì abbiamo un certo numero di ospiti italiani, non molti», rispondono alla domanda dell'ANSA. E se ne stanno andando? «Per il momento no. La situazione è tranquilla. Abbiamo stabilito il divieto di balneazione per tre giorni e poi vedremo», è stata la risposta. In Italia, tuttavia, gli operatori temono disdette per le feste di fine anno. In attesa che la la situazione si chiarisca, la rete consolare italiana in Egitto ha diramato un avviso a tutti i tour operator che operano a Sharm el Sheik e nel vicino parco marino di Ras Mohamed, sollecitandoli ad allertare capillarmente tutti i turisti italiani a non andare in acqua. Subito dopo l'attacco di questa mattina la balneazione e tutte le attività turistiche e sportive in acqua sono state bloccate fino a nuovo ordine. Il divieto di balneazione era già stato imposto dopo il primo attacco.
Per 48 ore le spiagge di Sharm El Sheikh erano rimaste off limits, ma proprio ieri avevano riaperto, dopo l'annuncio del ministero dell'Ambiente egiziano che il presunto colpevole, un imponente squalo pinna bianca, era stato catturato, insieme ad un altro esemplare. Ma prima ancora dell'attacco di oggi una Ong ambientalista locale aveva messo in guardia dal non cantare vittoria troppo presto perchè le immagini degli squali catturati e di quello killer non corrispondevano. Oggi la tragica conferma alla quale le autorità egiziane stanno cercando di correre ai ripari, mobilitando esperti del ministero dell'ambiente e chiedendo aiuto anche ai colleghi europei. Bisogna cercare di capire il fenomeno, a detta di tutti gli esperti, assolutamente raro di attacchi contro l'uomo vicino a riva da parte dei grandi squali oceanici.
Secondo gli esperti l'avvicinamento anomalo alla costa dei predatori del mare può essere dovuto all'impoverimento della fauna marina, dovuta anche alla pesca clandestina, o al fatto che a novembre, durante la festa del Sacrificio musulmana, sono stati gettate in mare centinaia di carcasse di animali. In ogni caso lo squalo killer rischia mettere una seria ipoteca alla stagione turistica di Natale e Capodanno. Il settore del turismo è uno dei settori trainanti per l'economia egiziana, che sta registrando un netto recupero rispetto al periodo segnato dalla crisi finanziaria del 2008-9. Il governo egiziano si è dato l'obiettivo di arrivare a 14 milioni di turisti entro il 2010, segnando un crescita del settore del 18%.
Fonte: lastampa.it
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