TASSA SULLE IMBARCAZIONI CAMBIA TUTTO: NON PIU' SULLO STAZIONAMENTO MA BENSI'
SUL POSSESSO
Ora è ufficiale e si tratta di una modifica fatta alla tanto discussa tassa -
che entrerà in vigore il 1° maggio - per evitare una vera e propria fuga dai
nostri porti.
L'emendamento, approvato in commissione durante l'esame del dl
liberalizzazione, riscrive quanto previsto dal decreto legge Salva-Italia
promulgato nel dicembre scorso.
Nello specifico, gli importi dovuti andranno dagli 800 euro annui per gli
scafi compresi tra i 10,1 e i 12 metri, fino ai 25 mila euro per le barche oltre
i 64 metri. Si nota che le cifre sono di gran lunga inferiori, soprattutto per
quanto riguarda le metrature più importanti, rispetto a quelle previste dalla
precedente proposta Monti. E'cambiata anche la voce che voleva differenza tra la
barca che staziona in acqua e quella messa a secco: ora entrambe dovranno pagare
l'imposta.
Inoltre si potrà dare la propria barca in affitto pagando una tassa del 20%.
L’attività non costituirà uso commerciale se l’incasso annuo non supererà i
30mila euro. L’importo sarà soggetto a un’imposta sostitutiva delle imposte sui
redditi, e delle relative addizionali, pari al 20% «con l’esclusione della
detraibilità e deducibilità dei costi e delle spese sostenute, relative
all’attività di noleggio».
Saranno poi esentati, secondo l’emendamento, «i soggetti non residenti e non
aventi stabili organizzazioni in Italia che posseggano unità da diporto, sempre
che il loro possesso non sia attribuibile a soggetti residenti in Italia, nonché
alle unità bene strumentale di aziende di locazione e noleggio».
Pagheranno invece una cifra equivalente alla metà degli importi le unità a
vela con motore ausiliario il cui rapporto fra superficie velica e potenza del
motore espresso in kW non sia inferiore a 0.5. Gli importi indicati sono ridotti
del 15, del 30 e del 45 per cento rispettivamente dopo cinque, dieci e quindici
anni dalla data di costruzione dell’unità da diporto. Tali periodi decorrono dal
primo gennaio dell’anno successivo a quello di costruzione.
Inoltre, allo scopo di sviluppare la nautica da diporto, la tassa non si
applica alle unità per il primo anno dalla prima immatricolazione. Infine, la
tassa non si applicherà alle imbarcazioni che si trovino in un’area di
rimessaggio e per i giorni di effettiva permanenza in rimessaggio. Newsletter:Postobarca.net |