Calano le tasse sulle barche. Con una norma inserita nel decreto legge che è stato varato ieri dal Consiglio dei ministri arriva, infatti, il taglio della tassa sul lusso introdotta dal Governo Monti sulle imbarcazioni. Secondo la norma, per rilanciare la nautica da diporto, viene ridotta la tassazione sulle imbarcazioni fino a 20 metri. In particolare con la cancellazione dei primi due scaglioni (800 euro dovuti per gli scafi di lunghezza da 10,01 metri a 12 metri; 1.160 euro per scafi da 12,01 metri a 14 metri) non pagheranno più nulla le imbarcazioni fino a 14 metri di lunghezza. Per gli altri due scaglioni, l'importo viene rivisto al ribasso. Per le barche da 14,1 a 17 metri la somma dovuta passa da 1.740 a 870 euro, mentre per le imbarcazioni da 17,01 a 20 metri la tassa è di 1.300 euro, contro i 2.600 originari. In questo modo cade uno dei tasselli della "patrimoniale" per parti separate che era stata varata dal Governo Monti nel momento in cui si era deciso di colpire beni di lusso e proprietà. La scelta dovrebbe anche favorire una ripresa del mercato del diporto che aveva subito un colpo notevole dalla tassa sugli attracchi.
Calano le tasse sulle barche. Con una norma inserita nel decreto legge che è stato varato ieri dal Consiglio dei ministri arriva, infatti, il taglio della tassa sul lusso introdotta dal Governo Monti sulle imbarcazioni. Secondo la norma, per rilanciare la nautica da diporto, viene ridotta la tassazione sulle imbarcazioni fino a 20 metri. In particolare con la cancellazione dei primi due scaglioni (800 euro dovuti per gli scafi di lunghezza da 10,01 metri a 12 metri; 1.160 euro per scafi da 12,01 metri a 14 metri) non pagheranno più nulla le imbarcazioni fino a 14 metri di lunghezza. Per gli altri due scaglioni, l'importo viene rivisto al ribasso. Per le barche da 14,1 a 17 metri la somma dovuta passa da 1.740 a 870 euro, mentre per le imbarcazioni da 17,01 a 20 metri la tassa è di 1.300 euro, contro i 2.600 originari. In questo modo cade uno dei tasselli della "patrimoniale" per parti separate che era stata varata dal Governo Monti nel momento in cui si era deciso di colpire beni di lusso e proprietà. La scelta dovrebbe anche favorire una ripresa del mercato del diporto che aveva subito un colpo notevole dalla tassa sugli attracchi.
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