Visualizza Dalla Bocca di Lido a Treviso in una mappa di dimensioni maggiori
La Laguna di Venezia o Laguna Veneta è una laguna del Mare Adriatico settentrionale, lungo le coste del Veneto.
La superficie della laguna è di circa 550 km², di cui l`8% sono occupati da terra (Venezia stessa e le molte isole minori). Circa l`11% è permanentemente composto d`acqua, o canali dragati, mentre circa l`80% sono piane fangose, paludi d`acqua salata o le artificiali casse di colmata. È collegata al Mar Adriatico da tre bocche. Nell`ordine, da nord:
1. Lido-San Nicolò, 2. Malamocco, 3. Chioggia.
Essendo situata all`estremità di un mare chiuso, la laguna è soggetta a grandi escursioni del livello delle acque, le più vistose delle quali (soprattutto nei periodi autunnali e primaverili) provocano fenomeni come l`acqua alta, che allaga periodicamente le isole più basse, o l`acqua bassa, che rende talvolta impraticabili i canali meno profondi. Per agevolare la navigazione i canali lagunari sono segnalati attraverso file di pali: le bricole. La profondità media nei canali navigabili è di circa 2 metri, con zone sino a 7 metri, e alcune buche più profonde. Al di fuori dei canali navigabili, la profondità si aggira fra i 30 cm e il metro di profondità. L`accesso al mare sarà presto regolato dalle colossali opere del progetto MoSE, che dovrebbero proteggere Venezia e le altre isole dal fenomeno dell`alta marea.
CANALI NAVIGABILI E ITINERARI SICURI:
Dalla Bocca di Lido a Portegrandi:
Questo è l`accesso più settentrionale della laguna, ed è quello a me più noto. Ha una larghezza di circa 500 metri, ed una profondità massima di 9 metri. Viene trafficato dalle navi traghetto, pontoni, chiatte, rimorchiatori, e imbarcazioni da pesca e da diporto di ogni dimensione. Attenzione alla forte corrente di marea che raggiunge anche i 3,5 nodi. E` protetto a nord e a Sud da 2 frangiflutti lunghi alcune centinaia di metri, all`estremità dei quali si trovano due fari (per info sui fari consultare l`elenco dei fari e fanali). Entrati dentro al canale di accesso alla laguna, ci troviamo immediatamente di fronte una grande isola di cemento armato, frutto degli imponenti lavori di realizzazione del MoSE. Quest`isola artificiale è navigabile su entrambi i lati all`interno di un canale delimitato da boe verdi e rosse salvo lavori in corso. La navigazione è comunque sempre garantita in almeno uno dei due bracci. A Nord, sull`estremità di Punta Sabbioni, troviamo inoltre i lavori per la realizzazione di una darsena che ospiterà le imbarcazioni quando le porte del mose rimarranno chiuse per l`alta marea. Raggiunta l`isola artificiale, imbocchiamo quindi il braccio alla nostra dritta, ed entriamo nel CANALE SAN FELICE, largo circa 1 km, e profondo mediamente 7 metri. Troviamo quindi alla nostra dritta Punta Sabbioni, con diversi approdi, cantieri navali, un molo carburanti e due marina. Alla nostra sinistra, troviamo invece l`imponente secca del BACAN, un gigantesco insabbiamento con bassi fondali, e, sempre sulla sinistra, dietro al Bacàn, l`Isola di Sant`erasmo. Continuando la navigazione, il canale San Felice si biforca in due. Sulla dritta, continuando a costeggiare Treporti, si raggiunge la Laguna Nord, verso le Valli da pesca nei pressi di Jesolo, mentre a sinistra, come faremo noi, si imbocca il canale di BURANO. Troviamo quindi immediatamente alla nostra sinistra l` Isola di Crevan, e, proseguendo lungo il canale, segnato a dritta e a sinistra dalle bricole, raggiungiamo l`Isola di Burano, che troveremo alla nostra sinistra, dove è facilmente individuabile un piccolo porticciolo dove si può sostare gratuitamente per qualche ora, senza disturbare il lavoro dei pescatori. In Laguna, è inoltre abbastanza frequente ormeggiare "a lai" di altre barche, cioè in andana (di fianco ad altre barche ormeggiate all`inglese fino a 2 3 barche). Proseguendo lungo il canale, sempre sulla sinistra, si trova un molo carburanti della Total. La velocità in questo canale è limitata ai 5 km/h, ed è monitorata tramite videocamere e rilevatori di velocità. Un paio di centinaia di metri prima di Burano, il canale diventa molto largo, ed è possibile dare ancora e sostare a tempo indeterminato senza creare ostacolo alla navigazione. Sconsiglio tuttavia di dare ancora o ormeggiare quì, a causa del notevole moto ondoso creato dai vaporetti e da imbarcazioni che non rispettano le più elementari norme. Proseguendo quindi lungo il canale, troviamo alla nostra sinistra l`isola di Mazzorbo, e, più avanti sulla dritta, l`isola di Torcello. C`è una banchina libera oltre l`ormeggio dei vaporetti, ma la consiglio solo d`inverno, per brevi soste, a causa dell`elevato traffico di traghetti privati, che ormeggiano lì, e con cui si rischia di "far baruffa". Proseguendo la nostra navigazione, il canale si dirama nuovamente, in forma di T. A sinistra, si segue un canale che porta sino a Ca` Noghera, nei pressi dell`Aeroporto Marco polo, Mentre noi, imboccheremo il Canale Silone, a Destra. La profondità massima di questo canale è di circa 2,50 m, con una media di 2m e alcuni interrimenti che riducono la profondità a soli 170 cm. Il Silone è il vecchio corso del Fiume Sile, Deviato alcuni secoli fa per volere della Serenissima Repubblica di Venezia, e fa parte del PARCO NATURALE E ARCHEOLOGICO DI ALTINO. Su questo canale, circondato da paludi e valli da pesca, e, più a monte da campi e argini, si può osservare la varietà dell`avifauna del posto, e si possono inoltre ammirare delle antiche bilance da pesca di dimensioni enormi, montate su palafitte, e azionate con motori a benzina o elettricamente. Alcuni proprietari, ospitano anche i visitatori per dei pranzi o cene a base di pesce pescato sul momento e vini tipici, il tutto a un costo veramente contenuto. Sulle rive del silone si possono inoltre vedere alcune antiche fattorie, restaurate e diventate ora delle magnifiche ville, alcune con tanto di ormeggio privato, rigorosamente con bricole in legno infisse nel fango, nel rispetto della tradizione e dell`ambiente. Si giunge infine al Marina di Portegrandi, dove faccio porto base, dopo 13 miglia di navigazione nelle acque interne. Il marina conta 400 posti barca sino a 25 metri di lunghezza, l`acqua del porto è completamente dolce, in quanto il bacino è alimentato dal Fiume Sile, che vi scorre a fianco. Nel Marina si trovano inoltre i famosi Cantieri Navali Crosera, che contano oltre 150 anni di storia, e sono in grado di effettuare qualsiasi tipo di lavoro sulle imbarcazioni con grandissima serietà. Il marina è immerso nel verde, con argini in pietra locale, e moli di legno, e offre acqua potabile su tutte le colonnine, scivolo di alaggio, elettricità, guardiania armata 24/24. Non è stato ancora realizzato il molo carburanti, che è comunque in progetto. Presso il paese di Portegrandi, a circa 200 metri di distanza, si trovano tutti i servizi. Supermercato, distrubutore di carburante, locali tipici, mezzi pubblici. Venezia e l`aeroporto sono raggiungibili in pochi minuti di autobus.
http://www.marinadiportegrandi.it/
Da Portegrandi, è inoltre possibile passare la CONCA DI NAVIGAZIONE, che consente l`accesso al Fiume Sile, navigabile sino alle porte di Treviso con imbarcazioni non a vela a causa dei ponti. Lungo il fiume si trovano i noti Cantieri VZ (ex Vizianello). Sempre da Portegrandi, si può discendere il canale Taglio di Sile, nuovo corso dell`omonimo fiume, sino a Jesolo.
ALCUNI ACCORGIMENTI PER LA NAVIGAZIONE IN ACQUE INTERNE:
- è consigliabile non tagliare mai le curve nei canali, in quanto, la corrente, nella parte interna della curva tende a rallentare e a depositare i detriti.
- fate attenzione alla corrente di marea, sia in fase crescente che calante, perchè può rendere difficoltosa la manovra anche a velocità sostenuta.
- seguire i segnali posti sulle bricole
- spolverare quel minimo di teoria per ricordarsi i segnali sonori per le manovre di accostata a dritta e a sinistra, di macchine indietro, di partenza, e il segnale da nebbia se necessario.
A Venezia è possibile costeggiare le Fondamente Nuove (zona nord) anche con Zukabamba. D`inverno (18 febbraio 2009) non c`è troppo traffico navale, l`acqua è alta, e si possono ancora scattare foto come questa. Copritevi bene, e... AL TIMONE!!
Seguendo le Fondamente Nuove, verso Sud, si passa di fronte al nuovo ingresso dell`Arsenale di Venezia. In questa zona il traffico navale è elevato durante tutto l`anno, e il moto ondoso è eccessivo, con un onda corta incrociata fino a circa 1 - 1,5 mt a seconda di chi e cosa vi sfreccia attorno. Attenti ad alcune secche, seguite le imbarcazioni più grosse e non uscite mai dal tracciato delle bricole
potete transitare anche nel bacino di San Marco, e nel Canale della Giudecca. Attenti ai traghetti diretti in Grecia dalle 9 alle 10 di mattina, e di tanto in tanto alle navi mercantili. Il moto ondoso è elevato. Il fondale è di oltre 8 metri. Davanti a San Marco, è presente l`Isola di San Giorgio, dove c`è un piccolo porto turistico privato. Contattate via radio o per telefono per la disponibilità
Informazioni inviate da Zukabamba |