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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
zukabamba Inserito il - 10/11/2010 : 15:15:32
Ovviamente da restaurare, ma direi che per quella cifra...

http://www.subito.it/nautica/passera-lussiniana-d-epoca-gorizia-17999981.htm
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
zukabamba Inserito il - 17/11/2010 : 19:50:39
Mah, sulle barche veneziane ognuno ci fa le sue modifiche, o quelle che molti credono migliorie. Qualcuno ci fa il pozzetto per il fuoribordo, altri modificano lo specchio di poppa...
Prova a contattare un po di squeri, vai sul sito di Assonautica, dovrebbero esserci i contatti...
mastuciccio Inserito il - 17/11/2010 : 18:07:12
Rurik Rurik amico mio che brutta fine c'avimma fatto,le foto che hai postato nel tuo ultimo intervento mi fanno chiaramente comprendere che hai pienamente capito cosa voglio dire e in che mondo viviamo:il legno lo scegliamo,lo stagioniamo,lo tagliamo nel periodo giusto e con la "luna sottile" per farne dopo magari,con tanta fatica,un gozzetto di 4-5 mt che dura più di una vita umana e che costa meno di uno scooter medio e nonostante ti porti a divertirti o a pescare per tanti e tanti anni ti senti dire"troppa manutenzione" se lo vendo non realizzo nulla o non lo vuole nessuno ecc. ed esso li sempre pronto ad affrontare le onde in tutta sicurezza,che peccato,meglio fare porte e finestre.P.S. A proposito dell'eventuale sosta Castelsardo non me ne sono dimenticato,ma mi hanno detto che se sei "amico mio" di non preoccuparti che se il periodo è quello che mi hai detto problemi non ce ne sono.Ciao
n/a Inserito il - 17/11/2010 : 14:57:43
... Quì a Venezia la realtà delle costruzioni in legno è molto diversa, e anzichè il legname, manca la manodopera, tanto che la confartigianato ha istituito da alcuni anni un corso per apprendista maestro d'ascia.
Io quest'anno ho fatto domanda per accedere, e sono in attesa che mi chiamino per le selezioni.

Vengo io! Sono stufo di vivere a Milano; se mi trovi un cantiere che prende un collaboratore mi trasferisco armi e bagagli!
... Per dire: la Sanpierotta Sanpierota, che nasce come barca da pesca, ora è una delle tipologie più ambite, e il valore di mercato varia dai 5000 a oltre 10.000 euro a seconda che sia d'epoca, di nuova costruzione, o di come è stata allestita.

Certo ma c'è anche il solito fuori tema. Domanda: ma la Sanpierota monta il Fuori Bordo, Entro Bordo come la Renzo e Lucia del Lago di Como, il Ciu Sardo etc.?

Immagine:

40,45 KB

http://www.subito.it/nautica/sanpierota-tipica-venezia-16050710.htm?last=1
n/a Inserito il - 17/11/2010 : 14:44:40
Tornando a perché ci si deve riprendere dal sonno della ragione, se non basta una Passera da restaurare a 100€ eccone una a 3000€ ma bella e apposto.

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128,47 KB

http://www.subito.it/vi/13147084.htm
zukabamba Inserito il - 17/11/2010 : 14:38:31
mistral ha scritto:

Prima o poi qui si farà un corso per operai d'ascia (non per maestri) almeno per capirne qualcosa di questo mondo affasciante che sta scomparendo. Gazie Mastuciccio.


Ciao Mistral,
Quì a Venezia la realtà delle costruzioni in legno è molto diversa, e anzichè il legname, manca la manodopera, tanto che la confartigianato ha istituito da alcuni anni un corso per apprendista maestro d'ascia.
Io quest'anno ho fatto domanda per accedere, e sono in attesa che mi chiamino per le selezioni.

mi mandava a "bottega",d'estate finita la scuola,presso un suo zio fratello di mio nonno a loro volta anche loro maestri poichè,credeva che affiancandomi ad un maestro già anziano,con un rapporto meno confidenziale di quello che può esserci tra padre e figlio,avrei più in fretta e meglio imparato il mestiere.Ma sarà proprio nel tentativo di scoprire tutti i segreti che il mio anziano parente gelosamente custodiva e difendeva anche da me che mi sarà nato dentro il germe di quella sviscerata passione


Ciao Mastuciccio,
grazie a te per il tuo intervento e per la spiegazione chiarissima e interessante sulle problematiche della costruzione navale.
Effettivamente considerando la realtà delle barche della Laguna, e la facilità di reperire il legname a km 0 quì in Veneto, rende molto più semplice mantenere certe tradizioni. In più come giustamente osservi sono barche a fondo piatto, per cui non c'è grossa richiesta di stortami.
Certo, in caso di costruzione non si può aspettare che la forestale abbatta l'albero che a noi interessa, quel discorso lo facevo più per chi come me ha intenzione di intraprendere un restauro di una piccola imbarcazione. Inoltre quì a Venezia, ma anche sul web, ormai è diventato molto facile trovare viteria, chiodi, e quant'altro per la costruzione navale.
Anche se effettivamente devo dire che le barche tradizionali veneziane, che un tempo erano mezzo di lavoro per persone comuni, ora son diventate un giocattolo di lusso per ricchi imprenditori.
Per dire: la Sanpierotta, che nasce come barca da pesca, ora è una delle tipologie più ambite, e il valore di mercato varia dai 5000 a oltre 10.000 euro a seconda che sia d'epoca, di nuova costruzione, o di come è stata allestita.
Conosco bene Tatano; ora è in pensione, e Pierpaolo e Andrea (figlio e nipote) stanno continuando a mandare avanti il cantiere, seppur sotto la supervisione di Tatano.
Ormai credo non costruiscano più, però restaurano ancora, e fanno la manutenzione ai pescherecci.
mastuciccio Inserito il - 17/11/2010 : 13:10:47
Grazie a te Mistral per l'interessamento alla discussione,dall'età di sei anni e mezzo (immagina un bimbo oggi di sei anni e mezzo magari col suo nintendo!)mio padre anch'egli maestro d'ascia,con cantiere e scivolo per alaggio e varo,in quel di Torre del Greco (NA),mi mandava a "bottega",d'estate finita la scuola,presso un suo zio fratello di mio nonno a loro volta anche loro maestri poichè,credeva che affiancandomi ad un maestro già anziano,con un rapporto meno confidenziale di quello che può esserci tra padre e figlio,avrei più in fretta e meglio imparato il mestiere.Ma sarà proprio nel tentativo di scoprire tutti i segreti che il mio anziano parente gelosamente custodiva e difendeva anche da me che mi sarà nato dentro il germe di quella sviscerata passione che ancora oggi nutro in maniera quasi maniacale per le barche? Esprimete un vostro parere.Ciao a tutti
mistral Inserito il - 17/11/2010 : 12:44:56
Prima o poi qui si farà un corso per operai d'ascia (non per maestri) almeno per capirne qualcosa di questo mondo affasciante che sta scomparendo. Gazie Mastuciccio.
mastuciccio Inserito il - 17/11/2010 : 11:07:32
Grazie a tutti per l'accoglienza e scusate se non riesco a mettere o togliere faccine,o magari non sono in grado di estrapolare,come fate voi,delle frasi dalle risposte per poter rispondere dettagliatamente.Per quanto riguarda ciò che diceva Claudio,gli volevo dire che il reperimento dei materiali,è molto vincolato dal luogo in cui si opera,e dal tipo di imbarcazioni(fluviali,lacustri o marine)che si intende realizzare non perchè il pino larice,per esempio,abbia magari problemi di poca durata o perche sia un legname raro,ma perchè lo si trova a nord Italia,e soprattutto perchè e mi darai atto di questo,il fasciame di una barca a fondo piatto ha delle forme totalmente diverse da quelle del fasciame di un gozzo,magari anche moderno,vale a dire che per quanto ottimo,qualitativamente,il suddetto legno,difficilmente ti potrà fornire tavole di dimensioni e forme tali da consentirti una buona fasciatura di un gozzo moderno.Stesso dicasi per il pino corso o il pino di Svezia o comunque di qualche altra conifera in genere,appartenente alla razza delle pinacee che mentre possono essere utilizzati tranquillamente per tratti "dritti" di fasciame come quelli di gozzi piuttosto datati aventi curve molto dolci o blande che dir si voglia,male si prestano,ad essere utilizzati,per fasciare la poppa tonda o la prua oceanica di barche moderne,sia per la loro scarsa flessibilità,che per la loro forma piuttosto dritta che poco consente di ricavarne tavole a forte curvatura di cui si ha bisogno in questi casi,ecco perchè si utilizza il mogano(kaya,acajou ecc.)o il pino fruttifero,quello a chioma larga,per intenderci,quello che fa le pigne con i pinoli(che buoni) proprio per la loro durevolezza,flessibilità,forma e dimensioni.In secondo luogo,uno che abbia intenzione(malata)di mettersi o rimettersi a costruire barche con metodi tradizionali,ha bisogno di poter reperire abbastanza facilmente ed a buon mercato dei legni di cui ha bisogno(e non solo dei legni,qui si parla di chiodi,bambagia stoppa catramata pece etc) non può aspettare che l'amico abbatta la pianta o che la forestale stia disboscando un tratto ai limiti della strada,magari fuori stagione e pensare di reperire così,saltuariamnte,il legname di cui ha bisogno.In pratica io non sto dicendo che non esistono più i legni per la costruzione di barche tradizionali,ma se sono rimasti tre maestri d'ascia,che ancora esercitano,e consumano tre metri cubi di legname all'anno,non hanno ragione di esistere cento boscaioli e ottanta segherie specializzate,così sono daccordo con te,quando dici che parte dei legni che potrebbero essere utilizzati appunto per costruire barche,finiscono nella stufa,perchè purtroppo,non ci sono più le figure a cui rivolgersi per l'approvvigionamento e con cui avere un normale rapporto commerciale e di fiducia e soprattutto i pochi rivenditori e fornitori rimasti monopolizzano,ovviamente,il mercato con il conseguente innalzamento dei prezzi.Te l'immagini se in Italia ci fossero solo quattro rivenditori di tessuto di vetro e di resina poliestere,magari pure concentrati in una sola zona del paese,le coseguenze catastrofiche per gli operatori del settore? Come minimo scomparirebbero subito i piccoli artigiani,che non possono permettersi di tenere grossi capitali a terra e comunque sarebbe praticamente impossibile tentare di ripararsi da soli la piccola falla della propria barca. Mi pare di capire che sei di origini oristanesi come Luciano,conosco da tanti anni un maestro di Torregrande certo Gaetano Spanu (Tatanu)amico di famiglia ormai anziano,che dapprima costruiva "chiattini"(barche a fondo piatto)e barche da pesca anche di discrete dimensioni,ebbene,lui a differenza dei legnami utilizzati per i chiattini, reperiti nel "mercato locale" per le costruzioni più grandi,era costretto ad rivolgersi a segherie specializzate campane per i legni nostrani ed equatoriali per trovarli a lui confacenti ed a prezzi equi.Chiaramente doveva acquistarne grossi quantitativi anche perchè se no costava più il trasporto che la stessa merce,ma se lo poteva permettere agevolmente grazie alla forte richiesta di lavoro che aveva.Oggi gran parte di quelle segherie non esistono più e qualche sopravvissuta fa il bello e cattivo tempo.Al termine di questa lunga e forse tediosa discussione mi sento di dire che oggi costruire barche in maniera tradizionale,sarebbe molto più difficile che un tempo e che se anche uno provasse,per amore,a superare tutte le difficoltà,si troverebbe a competere con l'idea di poter comprare una barca di 6m a 100€ meditate gente.Ciao anche a te Lucià,prima o poi ti becco e ti offro il caffè.P.S. Guarda caso Riccà dove ci sei tu ci sono sempre discussioni bollenti ciao e saluti a tutti gli amici del forum
The Dreamer Inserito il - 16/11/2010 : 22:05:28
mastuciccio ha scritto:

Un saluto a tutti e scusatemi se non scrivo nella sezione giusta o se comunque sbaglio qualcosa,(gia mi immagino di prendermi qualche sgridata di qualche moderatore) ma volevo intervenire anche io nell'argomento della passera,naturalmente quella lussiniana,focalizzando l'attenzione,da maestro d'ascia,non tanto sulla barca in questione ma sul prezzo che la dice lunga sulla considerazione odierna verso particolari prodotti artigianali realizzabili solo da chi possiede buona maestria e tanta tanta esperienza.



Ciao Mastuciccio, finalmente ti sei convinto di partecipare; questo è il tuo regno nel quale potresti dare un buon contributo.


Di tanto in tanto mi torna in mente di rimettermi a fare il mio mestiere e cioè appunto il maestro d'ascia,convinto che problematiche tipo l'approvvigionamento di materiali ormai rari e costosi o il mettere su una struttura con tutti i problemi di natura economica e perchè no burocratica,possano seppur con grande fatica e rischi esser superati ma di fronte ad una barca,come mi faceva notare l'amico Rurik che conosco di persona e a cui vanno i miei saluti,di fronte ad una barca,dicevo,anzi ad una bella barca venduta a quel prezzo,e come essa ce ne sono tantissime altre,mi chiedo se non è più sano pensare di occuparsi d'altro per poter quindi sbarcare il lunario senza rovinarsi completamente.


Quando una persona s'innamora di una barca va oltre ragionevole cosiderazione.



Il vero problema è la passione



E questa è la verità......masochistica.

n/a Inserito il - 16/11/2010 : 16:28:32
Rurik ha scritto:

Claudio, ... Forse questa gli somiglia e ne conferma l'origine.
http://www.trovobarche.it/index.php?a=2&b=12587
Mi sono accorto solo adesso che per 20.000€ ti danno anche il carrello stradale. Così sembra anche appetibile come barca!
n/a Inserito il - 16/11/2010 : 15:43:23
Vorresti dire che se lui vuole 100€ per la barca, a chi vuole comperare tocca anche pagare la telefonata perché lui non risponde alle mail gratis?
Che mondo di menefreghisti.
zukabamba Inserito il - 16/11/2010 : 14:14:24
Molti non rispondono alle email per diffidenza, oppure perchè non usano il pc...
n/a Inserito il - 16/11/2010 : 10:16:22
Cmq neanche chi vende è interessato: gli ho scritto settimana scorsa e non ha risposto. Che tristezza.
zukabamba Inserito il - 15/11/2010 : 20:35:38
è vero che il taglio dei boschi è regolamentato dalla forestale, però se si è informati sugli alberi da abbattere e se vengono abbattuti nel giusto periodo e con la luna giusta, anzichè farne legna da ardere si potrebbe utilizzare per la costruzione navale. Poi si, verissimo tutto il discorso che fai riguardo a costi, tasse, disinteresse e quant'altro...
Riguardo al fatto che recuperare un vecchio relitto, ripristinarlo, e mantenerlo efficiente sia una spesa da non sottovalutare, questo è verissimo. Si, il problema sono gli armatori. C'è chi ha la passione, e chi no... Io con quei soldi avrei portato via una bella barchetta di plastica con un 25 Cv, ma ho preferito salvare un pezzo di storia.
mistral Inserito il - 15/11/2010 : 19:14:49
Far rivivere una vecchia barca che ormai andava verso la fine dell'esistenza e che ha fatto la storia, credo sia affascinante. Meritate un bel complimento sia per la passione sia per il coraggio, ma forse il secondo nasce dal primo.

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